Pinocchio nasce da un coccio di legno di ciliegio, ed è un burattino molto particolare, si muove, sembra proprio un bambino vero! Simbolicamente è la storia di un bimbo che impara a crescere, con tutte le incoerenze della sua età, ma anche con la voglia di apprendere.
Il suo è un “viaggio”, un percorso, un’avventura, fatto dal susseguirsi di situazioni, ed è il frutto di una costante scelta fra “il Bene” (Grillo Parlante, la Fata Turchina), e “il Male” (il Gatto, la Volpe, Lucignolo). Sbagliando, compiendo errori di varia entità, Pinocchio arriva a costruire il Sé che diventa umano.
La progettazione del prossimo anno scolastico alla Scuola dell’Infanzia nasce in sede di Collegio Docenti. Il prImo passo è stato quello di soffermarci e riflettere sui seguenti punti:
- il modo di agire del bambino, la maggior parte delle volte, è istintivo ed è l’adulto e in questo caso l’educatrice che è chiamata ad essere una guida;
- la favola ci insegna che per diventare grandi è necessario impegnarsi, ascoltare, conoscere, sapere attraverso il vivere con gli altri;
- è una storia che trasmette il valore della famiglia, l’amore incondizionato di Papà Geppetto che fa di tutto per lui, e la Fata Turchina che come una madre gli sta vicino e gli offre tutto l’amore possibile per farlo crescere.
Voglio offrirvi un piccolo stralcio del libro di Pinocchio di Carlo Collodi… “La trasformazione finale di Pinocchio da burattino a bambino avviene durante un sogno quand’era mezzanotte suonata: poi andò a letto e si addormentò. E nel dormire, gli parve in sogno la Fata, tutta Bella e sorridente, la quale, dopo avergli dato un bacio, gli disse così: “Bravo Pinocchio! In grazia del tuo buon cuore, io ti perdono tutte le monellerie che hai fatto fino ad oggi… metti giudizio per l’avvenire e sarai felice”. A questo punto il sogno finì, e Pinocchio si svegliò con tanto di occhi spalancati. Ora immaginatevi voi quale fu la meraviglia quando, svegliandosi si accorse che non era più burattino di legno: ma era diventato, invece, un ragazzo come tutti gli altri.”

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Analizzando i vari personaggi si avrà modo di cogliere le sfumature del nostro vivere fatto di emozioni e sentimenti:
- GEPPETTO, la generosità, vende tutto per il suo bambino ancora pezzo di legno.
- LA FATINA, rappresenta l’immaginario e la fantasia, lei avvererà il desiderio di Geppetto; come la mamma fa di tutto per il suo bambino.
- IL GATTO e LA VOLPE, la necessità di cogliere e capire ciò che è bene e ciò che è male.
- LUCIGNOLO con la sua furbizia conduce Pinocchio lontano da ciò che è utile per diventare grande ed imparare a crescere.
Numerosi saranno gli spunti della fiaba di Pinocchio, attraverso le attività proposte i bimbi avranno modo di avvicinarsi al mondo del legno, e giocandoci, dare spazio alla fantasia, avvicinandosi al mondo del naturale. Il dono d’amore di Pinocchio ricevuto da Geppetto introdurrà il tema della Nascita di Gesù, permettendo di soffermarci sul tema della Pace, della Fratellanza, della Famiglia.
Concludo questo mio pensiero con la frase presa dal libro “Ora dipende da te!” dice la Fata a Pinocchio… Ora dipende da ciascuno di noi vivere la nostra avventura di uomini!
Ombretta Sesana
Coordinatrice Scuola Infanzia Castelbarco